Una toccata piccola ma fatale, che potrebbe benissimo essere costata il podio alla Bmw Z4 Gt3 di Andrea Piccini, Henri Moser e Marcus Palttala nella terza gara della Blancpain Endurance Series, disputata domenica 30 giugno sul circuito francese “Paul Ricard” di Le Castellet. Vettura relegata in fondo al gruppo e successiva rimonta verso un miracolo, a quel punto impossibile, che si è fermata dopo le 3 ore previste al 21esimo piazzamento assoluto e al 15esimo di categoria. E allora, raccontiamo subito l’episodio chiave in negativo: la vettura del team Marc Vds parte con il nono tempo; il primo dei tre al volante è lo svizzero Moser, che dopo un paio di giri viene a contatto con una Mercedes: quest’ultima va in testacoda, Moser tenta di aggirarla ma viene urtato all’altezza della gomma posteriore destra. Siamo nel tratto iniziale del nuovo giro, per cui il pilota elvetico è costretto a percorrere con passo lento tutta la pista fino ai box, dove peraltro gli viene comminato anche un “drive through”. La Bmw accusa in pratica 2 giri di ritardo e si ritrova 60esima, cioè ultima. Inizia così la rimonta, con Moser che risale fino al 44esimo posto, poi nella seconda ora c’è al volante Palttala, che si rende autore di una prestazione più che positiva e priva di sbavature; un’altra decina di posizioni recuperate e nei 60 minuti finali è il turno di Andrea Piccini, che tiene il ritmo dei migliori; anzi, in più di una circostanza la Bmw Z4 guidata dal 34enne di Sansepolcro è l’auto più veloce in pista, anche se allo scadere del tempo di gara il piazzamento – come ricordato – è il 21esimo. Un vero peccato, anche perché sarebbe potuta diventare una domenica più che trionfale per il Marc Vds: a imporsi è infatti stata l’altra Bmw Z4 del team, quella di Yelmer Buurman, Bas Leinders e Maxime Martin, davanti alla Mc Laren di Stef Dusseldorp, Alexander Sims e Alvaro Parente. E con un risultato importante, la Bmw di Moser, Palttala e Piccini avrebbe contribuito a far salire in testa alla classifica la scuderia belga, che adesso è seconda nella speciale graduatoria a squadre con 45 punti, a -2 dalla leader Kessel Racing. “Sono molto contento per la vittoria dell’altra Bmw del nostro team – ha commentato Piccini – ma c’è l’amarezza per un podio che sarebbe stato alla nostra portata e che è stato compromesso in apertura da quell’incidente. Non dico il primo e il secondo posto, ma il terzo sì. E personalmente sono contento del lavoro fatto, se non altro perché nell’ora in cui ho guidato sono riuscito a tenere il passo dei primi. Quanto basta anche per alimentare un giustificato rimpianto”.