Il tracciato tedesco del Nurburgring ha visto calare il sipario sulla Blancpain Endurance Cup 2016, una stagione ricca di agonismo che ha visto protagonisti – tra le oltre 50 GT3 sempre presenti al via – anche gli italiani Michele Beretta e Andrea Piccini. I due piloti della 4Motorsport, che hanno condiviso l’abitacolo della Lamborghini Huracan GT3 #19 con il tedesco Luca Stolz, chiudono lla stagione con un ottimo sesto posto nella gara odierna, dopo la pole position ottenuta nelle qualifiche, che fa del weekend sulle colline dell’Eifel il migliore del campionato. Solo una neutralizzazione in “Full Course Yellow” ha privato il trio del Team Grasser Racing di un risultato migliore, ma c’è comunque soddisfazione per una gara condotta sempre all’attacco che ha portato nel carniere punti importanti.

Michele Beretta: “E’ stata una bella gara, per nulla facile, dove abbiamo dovuto spingere sempre al massimo. Sapevamo che il podio sarebbe stato difficile da agguantare ma abbiamo provato a lottare fino alla fine e siamo comunque  soddisfatti del sesto posto, che è il nostro miglior risultato stagionale. Andrea e Luca hanno fatto come sempre un ottimo lavoro così come il team, non ci resta che chiudere con un altro risultato al top la serie Sprint fra due settimane a Barcellona e portare a casa il titolo della Silver Cup.

Andrea Piccini: “Abbiamo chiuso il campionato con il miglior risultato della stagione e questo è senza dubbio positivo. Avevamo visto sfumare punti importanti a Monza per una penalità e il podio al Paul Ricard per un contatto con un doppiato e ci voleva proprio un buon risultato a coronamento di tutto il lavoro fatto quest’anno. Stamani avevamo realizzato la pole position ma eravamo consapevoli di aver fatto l’impresa in condizioni difficili e soprattutto sapevamo benissimo che il nostro passo di gara difficilmente ci avrebbe consentito di ottenere la vittoria. Peccato per gli importanti secondi persi, prima con la Safety Car iniziale e poi con il “full course yellow” di metà gara che ci hanno fatto perdere tanti secondi importanti. Nelle fasi finali poi Marc Basseng, doppiato di ben due giri, mi ha rallentato a lungo; questo mi ha permesso di raggiungere la Ferrari che ci precedeva solo negli ultimi due giri e chiudere ad un soffio dal quinto posto.