Un terzo e un secondo posto: il bilancio del ritorno di Andrea Piccini a Le Mans dopo nove anni è senza dubbio positivo; insieme al compagno di squadra Claudio Schiavoni, il pilota di Sansepolcro ha sfiorato la vittoria in gara 2 con la Ferrari 488 Gt3 del team Kessel Racing nella “Road to le Mans”, terzo appuntamento della Michelin Le Mans Cup.

Nella Gara 1, disputata giovedì 14 giugno, è stato Claudio Schiavoni a prendere il via e a rendersi protagonista di una buona parte iniziale, che lo ha visto mantenere la sesta posizione fino al cambio pilota; una volta salito al volante, Andrea Piccini ha iniziato a spingere raggiungendo e superando prima la Ferrari di Maurizio Mediani e poi il fratello Giacomo. Gli ultimi giri si sono trasformati in un’autentica battaglia, con Giacomo Piccini che è riuscito a tenere la piazza d’onore e Andrea Piccini che ha salvato il terzo posto dai tentativi di attacco di Frederic Vervisch.

Gara 2, che si è corsa la mattina di sabato 16, ha dimostrato da un lato l’indubbio potenziale della Ferrari 488 GT3 numero 77 del team Kessel Racing, ma dall’altro che spesso nemmeno una strategia intelligente può servire per vincere se la combinazione delle circostanze non è quella giusta. A seguito del contatto al primo giro fra le Ferrari di Sergio Pianezzola e Marco Cioci, Schiavoni è salito dal sesto al quarto posto, riuscendo a mantenerlo fino al cambio pilota. Andrea Piccini ha preso quindi in consegna l’auto non appena si è aperta la finestra del cambio pilota, ma si è subito imbattuto in una “slow zone”, uno dei settori della pista nei quali la velocità è temporaneamente limitata a un massimo di 80 km/h, a causa di un incidente; in contemporanea, la vettura al comando – ovvero la Ferrari di Maurizio Mediani e Christoph Ulrich – è rientrata ai box per l’avvicendamento al volante e il fatto che Piccini fosse costretto a procedere ad andatura ridotta ha consentito alla coppia leader di guadagnare quasi un minuto, distacco divenuto a quel punto incolmabile nonostante Andrea abbia fatto registrare il giro più veloce in 3’56”2, alla media di oltre 207 km/h. Superando le vetture di Gino Forgione e Philippe Soenen, Andrea Piccini è comunque  riuscito ad assicurarsi un’ottima seconda posizione.

“Salire due volte sul podio di Le Mans è una sensazione unica – ha commentato Andrea Piccini – e se anche non è di certo il podio della 24h, non capita tutti i giorni di poter lottare per la vittoria in una pista unica e magica come quella della 24 Ore di le Mans. Peccato per la vittoria sfumata in Gara 2; avevamo indovinato la strategia e nella seconda parte di gara siamo stati costantemente i più veloci in pista, ma la zona di rallentamento incontrata subito dopo il pit-stop ci ha fatto perdere troppo tempo nei confronti dei nostri avversari che in quel momento erano invece fermi ai box”.

Nonostante la difficile trasferta francese, Giacomo Piccini e Sergio Pianezzola conservano la testa della classifica con 61 punti; seguono a quota 50 Maurizio Mediani e Christoph Ulrich, a 42 Marco Cioci e Piergiuseppe Perazzini e a 41 Andrea Piccini e Claudio Schiavoni. Prossimo appuntamento, venerdì 20 e sabato 21 luglio al Red Bull Ring, in Austria.